Rifacimento intonaci ammalorati e degradati con nuovi intonaci a calce naturale traspirante ed intonaci macroporosi.
Per il rifacimento di intonaci ammalorati e degradati ci sono a disposizione diverse tecniche, ma tra quelle più efficaci troviamo gli intonaci a calce naturale traspirante e quelli macroporosi.
I primi si applicano soprattutto su fabbricati che presentano intonaci e pittura fortemente degradati, sia dal tempo, che dall'incuria o da fattori atmosferici.
Per prima cosa, bisogna demolire e asportare completamente i vecchi intonaci ed effettuare l'idrolavaggio delle pareti per assicurarsi che non siano presenti dei residui.
L'intonaco a base di calce naturale traspirante fa sì che l'acqua e il vapore acqueo causati da infiltrazioni e da umidità, possano liberarsi dalle pareti e disperdersi nell'ambiente, lasciando integri gli intonaci.
Dopo aver applicato la calce, si procede con la rasatura delle pareti.
La caratteristica che devono possedere i prodotti utilizzati per queste operazioni è possedere un quantitativo ridotto di sali idrosolubili e devono essere compatibili (dal punto di vista sia chimico che fisico) con i materiali utilizzati per gli intonaci e la muratura originari. La fase della pittura, infine, va eseguita con pitture a base di grassello di calce e terre naturali.
Gli intonaci macroporosi possono rappresentare una valida soluzione, sia se adattati da soli, che in combinazione con altre procedure di risanamento.
Gli intonaci macroporosi hanno la funzione di ridurre il carico di umidità che grava sulla muratura e che ha portato al degrado dell'intonaco.
Il funzionamento, sinteticamente, si riduce alla stesura di un intonaco costituito da malte macroporose sovrapposte, che favoriscono quindi il passaggio dell'umidità dal muro verso l'esterno.
Ma, mentre l'umidità viene respinta, con gli intonaci macroporosi non si possono impedire infiltrazioni di acqua, per cui ci può essere bisogno di abbinare una ulteriore procedura di risanamento.
Il pregio della Calce idraulica naturale La calce è il materiale nobile per eccellenza. Accompagna l'uomo e le sue costruzioni da millenni e resiste a tutte le evoluzioni tecnologiche mantenendo inalterata la propria identità e la propria utilità.
•Le prime tracce di utilizzo della calce risalgono al quinto millennio A.C., quando in Mesopotamia veniva impiegata per imbiancare le pareti. Furono poi Greci e Romani i principali utilizzatori di calce in forma di malta per la costruzione e la decorazione. L'architettura greca, le realizzazioni architettoniche e ingegneristiche romane furono possibili grazie all'impiego di questo prezioso ma-teriale che, mescolato con inerti originò il calcis structio, i progenitore del calcestruzzo moderno.
Nel XIX secolo la ricerca si concentra sui leganti a presa più rapida, indirizzo che diviene prioritario nel secolo successivo a causa dello incremento demografico esplosivo e dei grandi eventi distruttivi che obbligano a perseguire tecniche di costruzione veloce e resistenze meccaniche sempre più elevate. La malta di calce aerea è relativamente elastica, capillare e permeabile al vapore La sua permeabilità le conferisce una proprietà deumidificante che rende il suo impiego molto adatto anche per intonaci esterni, perché permette all'umidità assunta dalla muratura di migrare in superfìcie ed evaporare. Questa pregevole caratteristica permette anche la deumidificazione di murature molto igroscopiche, e quindi spesso umide, tramite l'applicazione di un sortile strato d'intonaco.
Il ritorno dell'attenzione ai prodotti naturali, alla costruzione secondo tradizione, al recupero architettonico di edifici storici ha riportato in auge la calce idraulica naturale.
Come in passato, lascerà respirare le murature, eviterà le condense e donerà o restituirà valore impareggiabile a costruzioni antiche e moderne.